Autore: Widiba
Data di pubblicazione: 11 giugno 2024
Volatilità: gestirla per evitare errori e proteggere gli investimenti
Quando eventi imprevisti scuotono i mercati è facile vedere apparire sulle testate finanziarie titoli piuttosto allarmanti, come “Borse sotto assedio della volatilità" o "L’indice della paura torna su livelli elevati". Ma la volatilità è una caratteristica intrinseca degli investimenti, e comprenderla a fondo diventa essenziale per non farsi travolgere dalle emozioni e prendere decisioni avventate.
Ma cos’è tecnicamente la volatilità? Il termine indica la misura delle variazioni di prezzo di un investimento nel tempo. Maggiore è la frequenza e l’ampiezza di queste variazioni, più un titolo è considerato volatile. La volatilità viene solitamente quantificata attraverso la deviazione standard, che rappresenta l'oscillazione dei prezzi attorno alla media. Valori più elevati di questo indicatore suggeriscono una maggiore volatilità.
Le fluttuazioni nei mercati finanziari sono inevitabili e derivano da vari fattori. Tra i principali vi è la reazione degli investitori a notizie ed eventi imprevisti o a inattesi cambiamenti economici, politici e aziendali. Ogni annuncio può provocare movimenti di mercato, ma l’effetto dipende dall’aspettativa o dalla prevedibilità che circonda l’evento stesso. I mercati finanziari, per loro natura, tendono a reagire eccessivamente all'incertezza, amplificando le oscillazioni a breve termine.
Un errore comune è considerare la volatilità come un aspetto esclusivamente negativo. Al contrario, le rapide flessioni dei mercati possono offrire ottime opportunità per acquistare titoli di qualità a prezzi scontati. La chiave sta nel saper gestire la volatilità in modo consapevole e strategico, reagendo con razionalità anziché con panico.
Cosa fare quando la volatilità colpisce? Ecco alcuni consigli da tenere a mente (e magari rivedere) nei momenti più turbolenti, così da evitare decisioni finanziariamente errate:
1. No panic! Mantenere la calma
Innanzitutto, evitare decisioni dettate dall'emotività. È naturale voler “fare qualcosa” quando i mercati sono volatili, ma spesso è una mossa dannosa per il portafoglio. Vendere immediatamente in risposta a un calo può sembrare rassicurante, ma in realtà assicura solo una perdita. La storia ha dimostrato che i mercati tendono a recuperare, penalizzando chi ha venduto in preda al panico. Inoltre, cercare di cronometrare il mercato – ovvero comprare e vendere al momento giusto – è estremamente difficile e raramente produce buoni risultati. Per quanto sia difficile, quindi, la cosa migliore da fare è spesso non fare niente.
2. Mai dimenticare gli obiettivi di lungo termine
Fondamentale è anche mantenere il focus sugli obiettivi di lungo termine e resistere alla tentazione di reagire impulsivamente ai movimenti di breve termine. In pratica, non serve andare a consultare il proprio conto ogni giorno, per vedere ogni minima mossa quotidiana, e nemmeno continuare ad ascoltare le notizie, che possono parlare degli eventi più eclatanti, spesso senza contesto e senza sfumature. Occorre invece avere un po’ di disciplina e rimanere fedeli agli obiettivi di lungo termine. In questo modo il portafoglio avrà molte più chance di generare rendimenti interessanti. Non è un caso che storicamente, infatti, siano proprio le azioni, tra gli strumenti finanziari a maggior volatilità, ad essere tra i migliori strumenti d'investimento per chi cerca crescita a lungo termine.
3. Una buona diversificazione
Un'altra strategia efficace per gestire la volatilità è la diversificazione del portafoglio. Distribuire gli investimenti su diverse asset class può ridurre il rischio complessivo e stabilizzare i rendimenti. In questo modo, si può beneficiare della crescita in vari settori del mercato, offrendo un rendimento più bilanciato e riducendo l'impatto delle fluttuazioni di una singola asset class durante il ciclo dell’investimento.
4. Un investimento regolare
Infine, un approccio sistematico e regolare agli investimenti può essere molto vantaggioso nel lungo termine. Come si fa con i piani di accumulo, è possibile iniziare in maniera periodica anche con piccole somme per beneficiare dell’effetto “capitalizzazione”, quando anche l’interesse o il reddito sul capitale iniziale cominceranno a fruttare e a crescere. Utilizzando questo approccio, si potranno comprare più unità di attività finanziaria (ad es. un fondo di investimento) nelle fasi di ribasso e meno nella fase di rialzo. In questo modo l’acquisto avverrà a un prezzo medio (“mediazione del costo di entrata”) consentendo un’esperienza di investimento più tranquilla ed evitando i rischi legati al market timing.
In conclusione, comprendere e gestire la volatilità è cruciale per qualsiasi investitore. Mantenere la calma, diversificare il portafoglio e adottare un approccio disciplinato agli investimenti sono le chiavi per navigare con successo attraverso le tempeste del mercato e raggiungere i propri obiettivi finanziari.
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