
Autore: Banca Widiba
Data di pubblicazione: 24 novembre 2025
La vita si allunga: quali sono le implicazioni?
La longevità è un aspetto che sicuramente caratterizza l’epoca in cui viviamo. È forse un argomento meno discusso rispetto al trend dell’intelligenza artificiale, senza rendersi conto che le due sfere non sono poi così distanti: oggi anche la popolazione meno giovane è più smart e digitalizzata.
Ma non è solo una questione di maggiore digitalizzazione, la longevità tocca oggi tantissimi ambiti: dalla sanità all’alimentazione, senza naturalmente tralasciare la sfera economica e finanziaria. Cambiano i paradigmi, si fanno strada nuovi modelli: di famiglia, di stadi della vita e di bisogni.
La vita che si allunga ha molteplici implicazioni: è bene non farsi cogliere impreparati.
Un po’ di dati
Vita più lunga nel concreto cosa significa? Ce lo dicono i dati: studi provenienti dall’AgeLab Massachusetts Institute of Technology (MIT) dimostrano che mentre nel 1900 l’aspettativa di vita in Europa e Nord America era di circa 46 anni, oggi metà dei bambini nati negli anni ’90 e 2000 potrebbe vivere fino a 100 anni.
E dato ugualmente importante, proveniente da analisi di McKinsey, è che nel 2050 la popolazione over 65 in Italia sarà del 35% rispetto all’intera popolazione. L’aspettativa di vita delle donne è di circa 85 anni, quella degli uomini è di circa 81.
Aumentando l’aspettativa di vita aumenta quella che possiamo chiamare “aspettativa di risparmio” delle persone: persone che vivono più a lungo, iniziando a lavorare mediamente a 25 anni, hanno davanti largo circa 60 anni per mettere da parte i propri risparmi, e questo modifica molto le aspettative e i bisogni in campo economico della popolazione.
La longevità cambia tutto: i nuovi modelli di vita
Ci si sposta verso nuovi paradigmi: come anticipato in introduzione, anche i baby boomers usano l’intelligenza artificiale. Anche gli over 60 sono digitalizzati e sempre informati, in costante aggiornamento.
Vita più lunga significa anche allungamento degli stadi di vita: se vogliamo al giorno d’oggi la popolazione giovane è “in ritardo” rispetto a quella del passato, perché ritarda tutti quelli che sono i traguardi come andare a vivere da soli, sposarsi e fare un figlio. Ma non è un vero ritardo: è semplicemente un adattamento delle fasi della vita ad un orizzonte più lungo.
Anche le famiglie stanno cambiando: il numero di figli è diminuito del 50% negli ultimi 70 anni, come emerge dagli studi dell’AgeLab e le famiglie unipersonali sono in crescita e hanno di conseguenza costi significativamente più elevati da sostenere.
Longevità non è solo accantonamento
Una vita più lunga significa maggiore tempo per accantonare i risparmi, ma limitarsi a questo sarebbe riduttivo e porterebbe a non essere “pronti” alle conseguenze economiche che la longevità porta con sé.
Intanto longevità significa anche maggiori spese a cui fare fronte in età avanzata, tenendo anche conto di una minore presenza di figli adulti disponibili per supporto e caregiving, che implica sicuramente nuovi bisogni finanziari e di pianificazione.
Poi bisogna considerare la sfera previdenziale e quella sanitaria: il nostro paese è caratterizzato una sottopenetrazione dei fondi pensione, che in Italia rappresentano solo l’11% del Pil, contro il 25% del Regno Unito e il 18% della Germania. Questo a fronte di una spesa sanitaria in aumento, soprattutto per gli over 75 (2,5 volte superiore rispetto agli under 65), che però è ancora coperta da polizze assicurative solo per l’11%, valore basso rispetto alla media europea del 26%.
Come “attrezzarsi” per far fronte alla più lunga aspettativa di vita?
Al giorno d’oggi si cerca di far fronte alle nuove necessità e alla più lunga aspettativa di vita: si passa dalla cura alla prevenzione. Quindi mangiare bene, fare sport, avere uno stile di vita sano.
Ma sul piano finanziario abbiamo visto che emergono nuovi bisogni, non solo più anni di accantonamento. Quali sono gli strumenti che permettono di tutelarsi di fronte a questo cambio di paradigma?
Sono strumenti finanziari che abbiano un orizzonte temporale adeguato per mantenere le disponibilità finanziarie nel tempo e proteggere l’investimento in relazione all’obiettivo specifico, costruendo portafogli anche a seconda dell’età e degli anni che si hanno a disposizione.
E poi polizze assicurative adeguate e prodotti flessibili che offrano servizi aggiuntivi per anziani e caregiver.
Il consulente finanziario ha il compito di accompagnare i propri clienti lungo tutte le tappe della loro vita: quelle che c’erano già, quelle che si sono allungate e quelle nuove, con una pianificazione che tenga conto di tutte le esigenze che stanno emergendo.
Perché avere una vita più lunga significa anche avere una maggiore consapevolezza finanziaria e una guida più solida lungo tutto l’orizzonte temporale.
In poche parole: vita più lunga, investimenti più lungimiranti.
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